BIOGRAFIA
Nasce a Mirano (VE). Innato in lei il bisogno di esprimersi attraverso la creatività e la pittura. Si accorgono di questa sua predisposizione e l’insegnante di educazione artistica Glauco Benito Tiozzo (anno 1972) la fa partecipare al Concorso Artistico Internazionale Studentesco INA TOURING per la sezione pittura; lei vince il Primo Premio e viene premiata a Palazzo Strozzi a Firenze: da qui l’iscrizione al Liceo Artistico di Padova dove consegue la Maturità Artistica.
Studia e approfondisce la conoscenza di diverse tecniche pittorico espressive nelle quali l’artista si muove con estrema disinvoltura.
Inizia ben pesto ad esporre in collettive, concorsi, personali in diverse località venete. La sua pittura piace e sostenuta da lusinghieri risultati decide di fare dell’arte il suo lavoro.
La sua indagine artistica si inoltra in vari binari di ricerca tecnica ma anche intimista e spirituale;
procede dall’olio all’acquerello, dal materico all’acrilico, dalla pittura su tessuto, a quella su vetro, mobili, per arrivare alla pittura parietale. Inizia a collaborare con arredatori e studi d’interni eseguendo pezzi unici ed esclusivi su commissione.
Studia, sperimenta e inizia a realizzare l’Affresco, antica e nobile arte e la fa sua; trova vera e gradevole espressione in quel delicato mistero del colore che le ciprie colorate e la calce trasmettono e ne rimane rapita; sarà questa dell’Affresco una tecnica che userà sempre anche nel suo ultimo filone pittorico.
Parallelamente studia e si impadronisce della tecnica del Trompe l’Oeil creando splendide architetture e grandi scenari illusori su commissione, per ambienti pubblici e privati.
Il più recente filone al quale lavora lo definisce il suo mondo magico. Sente l’urgenza di esprimere maggiormente se stessa attraverso questo nuovo filone che la porta ad indagare i luoghi dello spirito e dell’animo umano.
Ecco allora che presenta al pubblico le sue creature: fanciulle delicate, dallo sguardo sospeso e sorpreso in una dimensione spirituale; creature eteree, alcune fuggevoli, altre pervase da un delicato protagonismo e inserite in una rappresentazione in cui la precisione metallica, la cristallina resa dei particolari si caricano, per travalicare il reale.
Eleganti e ricercate negli abiti, quasi immobili, in attesa e sospese in un tempo eterno. In punta di piedi l’artista ci porge queste sue eleganti ed enigmatiche creature e appoggia con delicatezza qua e là carte da gioco, chiavi, libri, farfalle, bolle di sapone in insoliti equilibri di gioco e atmosfere nostalgiche…..simbologie, messaggi da decriptare e tradurre.