Ilaria Sperotto è nata a Vicenza nel 1977, dove vive e lavora.
Espone dal 2007 a collettive italiane ed estere, ha al suo attivo diverse personali e performance artistiche.
Autrice ed artista di diversi progetti culturali tra cui il progetto performance “Hybris” – progetto
selezionato nel 2018 nell’Archivio del Database della Galleria Uffizi a Firenze. Opera nel campo della ceramica, pittura ed arti performative.
E’ un artista visiva, pittrice, ceramista e performer. Successivamente alla laurea presso l’Università di Architettura di Venezia, si è avvicinata in modo
sempre più assiduo all’arte. Per diversi anni ha frequentato diversi studi d’artista e laboratori d’arte a Nove di Bassano, alternando la pittura alla ceramica.
Le piace dipingere la musica, emozionarsi ed emozionare. Da anni è alla continua ricerca di una pittura che interpreti le sue emozioni, segue i suoi umori tra
figura e materia. Alterna la ceramica alla pittura. Le piace sperimentarsi e sperimentare. Nei suoi lavori c’è una forte intensità emotiva a volte caratterizzata da un’attitudine fortemente
evocativa. La sua pittura è qualcosa di istintivo, ‘di pelle’, lontana da qualsiasi intento ingenuamente descrittivo.
Lavora la tela delle volte in modo irruento, attraverso la sovrapposizione di pigmenti e segni, svelando in modo risoluto e potente i soggetti. Al contrario, nelle ceramiche i suoi soggetti vengono
celati, confusi in una nube di evocazioni e riferimenti possibili e chiedono il coinvolgimento dell’osservatore nella ricerca attiva del senso e nella definizione dell’immagine.
Tinte prevalentemente forti nelle pitture quanto evanescenti nelle ceramiche, dove risuona l’eco accattivante dell’ineffabilità.
Una fucina di emozioni che affiorano dalle pieghe dell’anima, echi di un vissuto personale. Il suo espressionismo è in parte astratto, in parte figurativo, ma sempre metafisico, perché in ogni
caso punta a oltrepassare i limiti della realtà allo scopo di scandagliare il nucleo arcano ed esoterico dei sentimenti.