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IMPRESSION’ARTE intervista con autore

IMPRESSION’ARTE intervista con autore

Se vuoi dirlo con un mezzo fallo con l’arte: che cosa sono le opere artistiche se non veicoli di messaggi e contenuti, divulgatori di un pensiero e ricercatori d’anime.

Tra coloro che hanno chiuso i battenti per primi, causa corona virus, sono stati musei e mostre, eppure l’arte ha trovato subito la sua strada riversando la sua comunicazione su un mezzo potente: i social.

Tra video, messaggi o semplici post anche gli artisti di Rhetie hanno continuato a far sentire la loro voce.

Scorrendo le pagine social, tra foto di piatti proponibili e a volte improponibili, canti improvvisati dell’Inno d’Italia sui balconi, si intrufolavano loro, gli artisti, capaci di creare singolarmente delle vere e proprie gallerie d’arte virtuali con lavori in corso d’opera o immagini di tele già realizzate.

L’arte ha vinto anche questa battaglia e noi di Rhetie abbiamo pensato di rendere omaggio alle nostre artiste con un’intervista d’autore.

Ecco cosa ci ha raccontato Carlotta Castelletti

Se dovessi definire in una parola il tuo lockdown artistico cosa diresti?

Deprimente! L’ho vissuto proprio male il periodo della pandemia. Non sono riuscita a trovare in me la forza di esprimere il dolore che provavo.

L’essere rinchiusa a forza mi ha demoralizzata e spenta anche a livello artistico. Sai, un conto è scegliere di stare a casa, un altro è essere costretti a restarci. Niente, l’ho vissuta davvero male.

Ti comprendo Carlotta, non è stato facile per molti di noi. Cosa ti mancava di più?

Paradossalmente avevo tutto il tempo disponibile per creare, ma vedi, non è il tempo che mi serve per fare un’opera, ma l’energia e questa mi è mancata molto. Mi sono sentita come un contenitore vuoto, non avevo stimoli e neppure emozioni.

Non hai fatto proprio nessuna opera?

Sì, ne ho realizzate due, pochissime rispetto al mio standard.

Ramo con guanti artistici di Carlotta Castelletti

Una rappresenta il periodo che abbiamo vissuto. E’ un’installazione composta da un ramo con guanti artistici, tipici della mia arte, appesi. Sono riuscita a venderlo appena postato sui social. E’ stata una bella soddisfazione e soprattutto inattesa.

Tarocchi d’artista di Carlotta Castelletti

Poi, essendo un’appassionata di occulto, ho iniziato a creare i miei tarocchi che chiamerò appena completati “Tarocchi d’artista”.

Sono molto curiosa di vederli. Hai progetti per il futuro, qualche mostra?

Sì, se tutto va bene farò una mostra a Trento per l’associazione Campana dei Caduti. E’ molto quotata e spero vada bene. In programma ho anche due concorsi di pittura e un’altra mostra alla Fabbrica del Vapore a Milano a settembre.

Cosa pensi dell’esposizione on line delle opere d’arte?

Per me non funziona. Sono convinta che un appassionato di pittura debba toccare con mano l’opera che intende acquistare. I miei lavori non possono dare il meglio se fotografati. I dettagli, le stoffe damascate che utilizzo, i fiori, le carte da parati, le perle, sono tutti frammenti di una composizione artistica che vedi solo ad occhio nudo, girandogli attorno.

Per questo per me l’online non funziona. Certo mi faccio conoscere grazie ai social, amo però il contatto umano e l’energia che si crea parlando con un mio estimatore. Capisci quanto le mostre per le mie opere siano vitali?

Sono sicura che andrà tutto bene, soprattutto ti auguriamo di ritrovare tutta l’energia che ti contraddistingue.

Grazie mille

A te

rhetie

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