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NATURA SALVASCHERMO

NATURA SALVASCHERMO

Il 5 dicembre è stata presentata la prima personale di Ophelia Borghesan presso lo studio O_Office Architettura di Vicenza, curata da Marco Mioli.

Luca Rizzatello e Angela Grasso, in arte Ophelia Borghesan, sono entrati nel progetto Exhibition dello studio di architettura che presenta, ogni anno, con lo scopo di esaltare le opere di artisti emergenti.

Una contaminazione tra passato e presente esposta con un linguaggio innovativo che lascia libera interpretazione a chi osserva e ascolta le opere.

Musica, poesia, arte medievale e grafica dialogano con codici, simboli e movimento come se l’arte fosse l’interpretazione dell’Uno e non l’insieme di tante sfumature.

Di seguito l’intervista ai due protagonisti

Due artisti un unico nome, sono i vostri talenti a contaminarsi oppure è la diversità il punto di forza?

Angela Grasso:

No, in realtà siamo molto in simbiosi, forse io sono più portata per la grafica e Luca per la musica, eppure ci compensiamo. Luca è un poeta, compositore e grafico, insieme progettiamo le nostre opere che sono il frutto di ciò che siamo e sentiamo.

Perché avete bisogno di scomodare un’arte che ha già una sua connotazione e contaminarla?

Angela Grasso:

L’intento è quello di far avvicinare un tipo di arte ai nostri coetanei, provare a fornire uno strumento nuovo dando codici diversi di interpretazione.

Luca Rizzatello:

Le opere del passato sono “Cavalli di Troia” che veicolano delle emozioni. Primo fra tutti il colore con il quale la gratificazione è immediata solo successivamente vai all’interno dell’opera per cercarne un significato, pur non essendo obbligatorio farlo.

Il classico, come diceva Italo Calvino, in tutte le epoche continua a dire qualcosa a te, a me, a loro, insomma ci parla. Probabilmente a noi parla così.

Quale messaggio volete comunicare e chi è il vostro pubblico?

Luca Rizzatello:

I riferimenti a cui noi attingiamo sono all’arte medievale e rinascimentale che mettiamo in relazione con le tecnologie moderne. Mi piacerebbe tornare ad un tempo in cui non c’era distinguo nel mondo dell’arte, un pittore non era solo pittore, come un poeta non era solo tale. Lo stesso Michelangelo scrisse dei sonetti meravigliosi eppure lo conosciamo come scultore e pittore. Oggi si dice che chi fa tante cose non ne fa bene una, mi piacerebbe rinnovare il concetto di arte e affermare che questo modo di dire non ha fondamento, dimostrando il contrario.

La sfida è avere un’attitudine per il rinascimento con codici ultra contemporanei come sono Instagram, what’s up e così via.

Ci rivolgiamo a tutti in realtà, ognuno ha il diritto di vedere ciò che crede e qualsiasi cosa sia, va benissimo.

rhetie

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