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TUTTI LO CONOSCONO COME SCRITTORE

TUTTI LO CONOSCONO COME SCRITTORE

Victor Hugo il grande scrittore, autore di romanzi, drammi e saggi si scopre fu anche un ottimo pittore.

Caffè, zolfo dei fiammiferi, fuliggine erano i prodotti prediletti per dipingere forse solo nel tempo libero e senza nessun insegnamento.  

4000 FOGLI DIPINTI ALTRO CHE PASSIONE

Paesaggi – vedute notturne o crepuscolari o rese scure dalla tempesta – nudi possiamo affermare che anticipò il disegno automatico dei surrealisti. A volte, per non controllare il flusso della coscienza, disegnava infatti con la mano sinistra, senza guardare il foglio per consentire a ciò che stava nel profondo, di manifestarsi. E, con grande creatività, utilizzava materiali poveri, a disposizione immediata.

Al di là degli inchiostri, fece uso pittorico del caffè, della fuliggine e di quanto di minimamente colorato fosse diluibile in acqua. Lo zolfo dei fiammiferi intinto in acqua, completava la gamma tonale. E a volte utilizzava anche piume per rendere evanescenti vapori atmosferici, a dimostrazione del fatto che non era un semplice disegnatore, ma accedeva pienamente alla pittura, sfumando a mano a mano.

Era capace di realizzare ricostruzioni architettoniche dettagliatissime, arabeschi e decorazioni in punta di pennino, che univa poi a larghe campiture ottenute attraverso la diluizione del medium.

BAUDELAIRE SCRISSE

Oltre ad essere un eccelso poeta, era un acutissimo critico d’arte, scrisse di Hugo-pittore: «Non ho trovato presso gli espositori del Salon la magnifica immaginazione che cola dai disegni di Victor Hugo come il mistero dal cielo. Parlo dei suoi disegni a china, perché è fin troppo evidente che, in poesia, il nostro poeta è il re dei paesaggisti.»
(Baudelaire, Curiosità estetiche, 1868 — IX Salone del 1859, Lettere al signor Direttore della rivista francese VIII)

Inizialmente i suoi lavori sono nettamente realistici, salvo poi acquisire una dimensione più fantastica con l’esilio e il suo confronto “mistico” con il mare.

ANTICIPO’ LA VISIONE DELLA FOTOGRAFIA DEI DRONI

Molti i paesaggi, ricchi di fascino e di mistero. Nelle sue opere di terra prevalgono borghi e castelli misteriosi; ruderi e ancora castelli sul mare, tempeste e onde  bastimenti in pericolo.

Natura e cultura nascondono segreti che vengono parzialmente svelati, nell’opera pittorica di Hugo, dall’arrivo del raggio eloquente.

ARTE COME SFOGO PERSONALE?

Molte opere vengono realizzate nel periodo difficile che precede l’esilio politico, tra il 1848 e il 1851, anno in cui iniziano le peregrinazioni. Si reca infatti, come fuoriuscito, a Bruxelles, poi si trasferisce nell’isola di Jersey e infine a Guernsey, rifiutando l’amnistia proclamata dall’imperatore.

TORMENTO ESISTENZIALE RIPORTATO SUL FOGLIO DI CARTA

Le opere pittoriche placano anche il suo tormento esistenziale, permettendogli di portarlo sul foglio. In quegli anni entrano nella sua pittura d’inchiostri e materiali non convenzionali anche le suggestioni del Giappone, nelle quali il dramma si stempera nell’esercizio calligrafico della bellezza.

articolo ripreso da stilearte.it

rhetie

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